Cefalù

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Things to do - general

Cefalù Terra del mito e di mitiche vacanze, una terrazza sospesa tra montagna e mare immersa nel profumo dei gelsomino in posizione suggestiva per lo stupendo e pittoresco contrasto tra mare e roccia. Situata ai piedi del Parco delle Madonie, immersa in una natura incontaminata, troverete una Sicilia sconosciuta fatta di antichi sapori e caratteristici paesi medioevali. Il territorio di Cefalù, oltre agli itinerari collinari e montani del Parco delle Madonie, propone splendide passeggiate e una natura incontaminata, oltre a tantissime bellezze panoramiche e naturali. L’antico nome Kephaloidion si fa derivare dal greco kefalè, capo, in riferimento alla roccia che la domina. I Normanni vi lasciarono la loro Cattedrale più bella, fondata dal re Ruggero nel 1131, la cui edificazione si completò in oltre cento anni. Da non perdere, attiguo alla chiesa il chiostro dal quale si possono ammirare il complesso dei fianchi e delle absidi della Cattedrale. Da vedere, inoltre, il Palazzo Vescovile del 1793, il Palazzo Piraino con un portale cinquecentesco e l’ex monastero di S. Caterina, oggi sede del Municipio. Poco al di là della Piazza del Duomo si trova il Museo della Mandralisca che raccoglie nelle sue sale ceramiche greche e arabe, antiche monete sicule, vasi dipinti e altre opere d’arte fra cui il famoso “Ritratto di ignoto” di Antonello da Messina del 1465-70. Da visitare è la Fontana, situata sulla scogliera, che presenta interessanti resti di fortificazioni arcaiche composte da grandi blocchi di forma poligonale alla base, con nella parte superiore rifacimenti medievali o moderni. Per la Via Vittorio Emanuele si giunge, protetto da un cancello, ad un lavatoio medievale scavato nella roccia. Una passeggiata sulla rupe, seguendo il Vicolo dei Saraceni, porta ai ruderi del Tempio di Diana del IX secolo a.C. e al Castello Medievale. A pochi km da Cefalù, a 800 metri s.l.m., tra una fitta vegetazione di castagni, querce e frassini, sorge il Santuario di Gibilmanna, interessante luogo di culto e meta di pellegrinaggi.

Il Il Parco Naturale delle Madonie
Secondo parco istituito in Sicilia, nel 1989, la riserva naturale delle Madonie racchiude, nei suoi 39.972 ettari, quindici comuni, centri agricoli di notevole importanza. Il paesaggio, infatti, è un insieme eterogeneo di ambienti diversi e peculiari. Un alternarsi di profonde vallate, al cui fondo scorrono corsi d’acqua a regime torrentizio, di aspre montagne che si affacciano sul mare, di “pizzi”, alture calcaree svettanti e ripide, di “cozzi” di origine argillosa tra i quali s’interpongono numerose pianure. A bassa quota troviamo la tipica macchia mediterranea con il pino domestico, l’erica, la ginestra, l’euforbia e il corbezzolo. La vegetazione delle Madonie varia a seconda dell’altitudine: al di sopra degli 800 metri, sul versante settentrionale, si alternano fitti boschi di faggio, quercia da sughero e castagno. Nella zona montuosa tra il manto del bosco di leccio e faggio s’incontrano le vegetazioni endemiche, come L’Abies Nebrodensis, il ginepro, il vischio, il biancospino. Man mano che si scende s’incontrano uliveti secolari e, tra Pollina e Castelbuono, frassini e agrifogli. Nel versante meridionale, prossimo al mare, le montagne lasciano il posto alle miti e verdeggianti colline, calde e assolate d’estate, dove dominano i pascoli e le coltivazioni di frumento ed orzo.Vero e proprio paradiso botanico, il parco delle Madonie ospita la maggior parte delle 2.600 specie floreali presenti in Sicilia. Numerosi sono i sentieri e le “trazzere” sterrate che si addentrano nella vegetazione, per scoprire gli angoli più nascosti e suggestivi, dove godere degli splendidi paesaggi della natura. Dopo il parco dell’Etna, la riserva delle Madonie è il gruppo montuoso più alto della Sicilia, le vette più alte e spettacolari sono Pizzo Carbonara (1979 m.), Monte San Salvatore (1912 m.), Monte Ferro (1906 m.) Monte Ouacella (1869 m.) e Monte dei Cervi (1656 m.). Pur facendo parte dello stesso complesso, le cime appaiono molto diverse le une dalle altre: tondeggianti o aguzze, coperte di vegetazione o spoglie; disegnano valli, pianori, altipiani, dirupi e dorsi dolcemente ondulati. Dall’alto di queste vette l’occhio spazia su un ampio orizzonte, abbracciando suggestivi paesaggi: l’Etna, i Nebrodi e le isole Eolie. In questo paradiso naturale anche la fauna è ricca e varia di numerose specie animali: il parco, infatti, ospita volpi, donnole, istrici e lepri, gufi reali, capinere, picchi rossi, ghiri, corvi imperiali e la straordinaria aquila reale. Ambiente naturale a parte, i quindici comuni della riserva delle Madonie vantano origini antiche e i centri urbani conservano un impianto prevalentemente medievale, con un ricco patrimonio artistico, custodito tra chiese e palazzi nobiliari. In questi piccoli centri è possibile gustare i prodotti genuini dell’agricoltura e dell’allevamento, come la “tuma”, la ricotta fresca ed i vari caci, prodotti artigianalmente dai pastori della parte superiore delle Madonie. Tra le località più suggestive vi consigliamo Castelbuono, Polizzi Generosa, Piano Battaglia, Petralia Soprana, e scendendo verso il mare, Cefalù. Il periodo dell’anno più bello per visitare il parco è la primavera, tra marzo e i primi di giugno, quando avviene la fioritura delle piante, o in autunno, quando i boschi e le valli si tingono di colori struggenti. Le caratteristiche climatiche dell’area madonita sono certamente influenzate dalla complessa articolazione orografica. Pertanto, nonostante i caratteri generali siano quelli del clima mediterraneo-marittimo, lungo la costa si registrano di norma estati calde, inverni brevi e generalmente miti, con precipitazioni concentrate nel periodo autunno-inverno. Nelle aree più interne, invece, le temperature invernali risultano più rigide, mentre quelle estive rimangono pressoché invariate. Le temperature medie annue sono comprese tra un minimo di 7-10°c e un massimo di 18-30°c. A chi si reca sulle Madonie e magari intende svolgere un’escursione in alta montagna si consiglia un abbigliamento adeguato, possibilmente “a strati” (maglietta di cotone, maglione ecc.), per adattarlo alle variazioni termiche, generalmente frequenti in queste zone. È bene portare anche una giacca impermeabile nello zaino e scarponcini comodi e leggeri.

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Sports & nature

A Cefalù e nel Parco delle Madonie, si potranno praticare un'ampia varietà di sport, tra i quali Bici su strada, Mountain bike, Escursioni, Trekking, Golf, Passeggiate a cavallo, Pesca, Sport aerei, Windsurf, Sport nautici, Tennis.

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